Vuoi vedere che mentre noi discutiamo, ci azzuffiamo, ci scorniamo intorno al MES, ai bonus, alla distanza dei banchi a scuola, c’è chi sta lavorando, per rimettere di nuovo in circolo il Cavaliere, restituendogli l’onore, la nomina di senatore a vita e perché no? L’elezione a Presidente della Repubblica?
Vuoi vedere che, dopo venti anni di governi, passati alla storia per le leggi ad personam, la caducazione dei reati fiscali, falsi in bilancio, riduzione della prescrizione, per corruzione in atti giudiziari (tuttora in corso), per lo squallore morale delle serate di Arcore, etc., etc.,
Vuoi vedere, che dovremo chiedere scusa a “Lor Signori”, per avere offeso la loro dignità? E chi ha sbagliato siamo noi e soltanto noi?
Perché mi sto allarmando?
Non certo per le cose che sono state precipitosamente dette dal “coro di voci bianche” ( le solite suffragette: Gelmini e Bernini; dal cardinal Gasparri e dal pro-console Taviani)
Mi preoccupo, per le due voci “fuori dal coro”: Renzi e Martelli. Del primo, mi preoccupo ma non mi sorprendo, avendo ormai capito fino a che punto può arrivare la sua “spregiudicatezza” ;
del secondo, Martelli, invece, NO!
Mi preoccupo e mi sorprendo, perché mi sconvolge l’idea che per anni ho avuto di lui, da quando emerse nel partito come “delfino di Bettino Craxi”.
La delusione che mi hanno provocato le sue parole a proposito di Craxi e Berlusconi di fronte al “plotone di esecuzione” della Magistratura, ha fatto cadere il muro che separava i socialisti, del “dopo Craxi”, finiti in massa alla corte di Berlusconi (…,) da quelli che sono rimasti al loro posto in difesa dei valori di sempre: onestà, giustizia e libertà. Questo passaggio postumo di Martelli, all’altra sponda, spegne la speranza di chi ha lottato contro il berlusconismo in politica, e non aiuta chi si accingeva ad impegnarsi, ora, per la ripresa del Paese, in uscita dalla crisi.
~~ Pino Campidoglio