A che serve la Campagna elettorale?

A settembre voteremo! Forse, per merito del coronavirus, prenderà corpo una idea che mi ha sempre accompagnato: Abolire la Campagna Elettorale. Attenzione, la campagna, non il voto! Questa volta, a ridimensionarne l’importanza, non sarebbe una legge, ma la ristrettezza dei tempi e le limitazioni imposte dalla paura dell’onda di ritorno. Ho sempre pensato che la campagna elettorale, servisse solo a confondere le idee, con le tribune elettorali, la par-condicio, premiando i più telegenici, quelli che bucano il video, i più pronti e polemici non certo i più seri e responsabili….. La campagna, sollecita gli elettori a votare sulle promesse, non su ciò che si è fatto nel corso del mandato; e invece il voto, come a scuola e come nella vita, è un giudizio che si dà, dopo, non prima. Gli elettori, devono poter giudicare il comportamento di ogni eletto nel corso della legislatura sulla base dei risultati, non delle buone o false intenzioni. Quanti sono gli eletti di un un partito che cambiano casacca nel corso della legislatura e spostano i consensi da destra a sinistra? Hanno fatto storia i senatori acquistati da Berlusconi (Razzi e Scilipoti che passarono dall’opposizione alla maggioranza per un sussulto di responsabilità….) Non sarebbe meglio che i partiti presentassero il loro programma ed i propri candidati, che sono già stati selezionati dal gruppo dirigente prima del voto.… La riprova, che la campagna elettorale sia un mezzo imbroglio, la si ricava dalla convinzione comune, che le cose dette in campagna elettorale, siano solo“promesse da marinaio”. Chi si ricorda più delle cose dette cinque anni addietro? Quanta gente è convinta che gli italiani abbiano la “memoria corta”? Se passassimo in rassegna, le promesse che hanno consentito, eclatanti vittorie elettorali ce ne sarebbe per tutti; dai tempi di “meno tasse per tutti”, all’abolizione delle accise sulla benzina… al ponte sullo stretto, etc. etc. . Quanti contratti sono stati firmati in TV, davanti al vispo sacerdote benedicente, in cui si stabiliva che: “ove mai non fossero stati conseguiti almeno tre su cinque dei punti promessi, sarebbero scattate le dimissioni; Ove mai, il voto referendario, fosse stato di segno contrario, ci si sarebbe ritirati non solo dall’incarico, ma dalla vita politica; e giù di questo passo……Quante promesse, quante bugie…..e stancamente il rito si ripete mentre il popolo bue, torna a muggire. Abolire la campagna elettorale, però, non risolve nessuno dei problemi che abbiamo di fronte: “Cosa votare e per chi votare?” La verità è che lo slogan adottato da Conad per i suoi supermercati:” persone oltre le cose”, può andar bene per la scelta dei prodotti sugli scaffali, ma non va bene per scegliere i candidati da eleggere; Purtroppo ci sono “persone” che non meritano alcuna stima, ma, talvolta, si trovano a dire “cose” anche vere e giuste…e viceversa, ci sono persone stimate e serie, che, molte volte, dicono cose, inutili o dannose. Allora, quando saremo chiamati a votare, come ci regoleremo? Votiamo le persone o le cose che hanno fatto? Il Primo Ministro Conte, persona degna e rispettabile, che ormai moltissimi italiani son disposti a votare, fa anche cose  estemporanee, come l’ultima sull’IVA, che adesso deve a tutti i costi far rientrare. Che si fa si vota la Persona senza far caso alle cose che dice e fa ? Per contro, il Somaro di cui parla De Luca, nella sua ultima esternazione pubblica, è persona inaffidabile, insopportabile, che pochi voterebbero, ma fra le poche cose che riesce a mettere insieme ce ne sono alcune, anche giuste e condivisibili (il controllo dell’immigrazione e la legittimità della difesa del singolo) che già gli hanno consentito di fare della Lega il primo partito italiano; che si fa si boccia la persona e con Lui le sue proposte?, Prendete, poi, i Governatori delle Regioni, che, a giudicare dalle notizie di stampa, si sono guadagnati i galloni sul campo…. In particolare quello del Veneto e della Campania. Il primo, si giova oggi dei buoni risultati conseguiti con la gestione dell’epidemia; ma sono in molti a dire che quei risultati sono stati raggiunti, dagli esperti veneti, malgrado Lui.  Fosse dipeso da Lui, non si sarebbero istituite zone rosse, non ci sarebbero state chiusure delle attività; l’unica cosa ad esserci, sarebbe stato lo scontro con lo Stato centrale sull’autonomia della Regione. Il personaggio, da tempo noto alle cronache, per ciò che fece come Ministro dell’Agricoltura nei governi Berlusconi con le “Quote latte”, quando scaricò i costi delle multe europee sugli ignari contribuenti italiani, è lo stesso personaggio, passato alla storia per la polemica che innescò 10 anni fa, quando protestò per i fondi assegnati a Pompei : “sbagliato dare 250 milioni a quei pochi calcinacci di Pompei…”, e via così per i suoi pesantissimi giudizi sui meridionali e sulla loro attitudine congenita a delinquere ed oziare…. Che si fa, si vota la sua Politica e si boccia la sua Persona? Il secondo, fino alla Pandemia, noto per le fritture di pesce, per essere riuscito a piazzare i figli in Parlamento ed al Comune di Salerno, fiero oppositore della Bindi, che ebbe l’ardire di sconsigliarne l’elezione nelle fila del PD, perché giudicato “impresentabile” dalla Commissione antimafia del Parlamento; A differenza del primo, però, si è conquistato il consenso dei più per la sua “vis polemica” (sacrosanta e divertente ) rovesciata addosso ai “somari che ragliano”, a quelli che hanno la faccia come il fondo schiena ancorché usurato; che si fa ? si boccia la sua politica ma si vota la sua persona? È un rebus, ma Possibile che si debba per forza scegliere fra PERSONE e COSE? Non c’è alcuna speranza che arrivino PERSONE, CAPACI DI FARE LE COSE ? ~~Pino Campidoglio