Italia: Paese di Santi, Poeti e Risparmiatori…
Se uno volesse capire, cosa sta “bollendo in pentola”, in questi giorni, forse, farebbe meglio a desistere.
Farebbe meglio, perché questo non è il momento adatto…
Sembra che, un pò tutti, usciti indenni dal contagio, siano stati ”morsi dalla tarantola”…
Tutti eccitati, permalosi, incazzati, vogliamo tutto e lo vogliamo subito, guai a chi cerca di farci ragionare…
In Europa, l’Italia, pur essendo il Paese più indebitato dell’Unione, non vuole i soldi del MES !
Vuole i soldi del Recovery; e vuole che, la maggior parte di essi, siano a Fondo Perduto e, come se non bastasse, li vuole subito, mica a fine anno. Altrimenti?
Altrimenti, l’Italia farà da sola, … per cortesia, però, non chiedete come, perché siamo certi che alla fine “andrà tutto bene!”.
Questo in Europa. In Italia, la temperatura è ancora più calda”.
Già prima che arrivasse il Virus, il Paese era sull’orlo della recessione:
Il Paese era primo, per debito accumulato ed ultimo, per ricchezza interna prodotta.
Vi ricordate la Flat Tax per chi era in debito col Fisco ed il Condono, camuffato da Pace fiscale con gli evasori; per non dire del ricorso a nuovo indebitamento (noto come maggiore Flessibilità) per cancellare la povertà, e riscrivere la storia; ed ancora, assumere migliaia di “Navigator” per non annegare nel mare della disoccupazione?
Bene, con questa situazione alle spalle, tutti i danni provocati dal Virus, sono stati scaricati sulle finanze dello Stato, accrescendo il debito pregresso, nella convinzione che qualcuno, prima o poi interverrà per sostenerci.
In forza di questa convinzione, buona parte delle entrate dello Stato sono state ridotte e buona parte delle perdite d’impresa, sono state scaricate sulle finanze dello Stato.
In aggiunta a ciò, una pioggia di bonus sono stati deliberati per i professionisti con Partite IVA, ed altri bonus, sono stati destinati alle persone fisiche con livelli di reddito sotto soglia. Come d’incanto tutti, ma proprio tutti, si sono messi in fila per partecipare alla “questua”… I primi a mettersi in fila, sono stati gli Agnelli della ex FIAT (oggi FCA), e i Benetton di Autostrade, per farsi garantire dallo Stato, i miliardi richiesti alle Banche.
Subito dietro, un corteo di Notai, Avvocati, Commercialisti e liberi professionisti, tutti bisognosi del bonus da 600€uro. Poi i lavoratori in Cassa integrazione, molti dei quali dipendenti di aziende prima decotte , poi tornate in vita con tutta la documentazione retrodatata, di cui, solo ora, cominciano a filtrare le prime notizie.
Dopo questa gigantesca elargizione di danaro pubblico, il debito pubblico, che aveva già toccato livelli record, è letteralmente “esploso”; e non sembra che si sia arrivati alla fine.
Ma se non intervenisse nessuno, cosa faremmo?
Se non interverrà nessuno, allora, “faremo da soli…”
Ma da soli come? siamo oberati di debiti. Dove prenderemmo i soldi, che gli altri non vogliono darci?… Vedrete che andrà tutto bene, perché, anche se non se ne parla,
”l’Italia è un Paese di Santi, Poeti e Risparmiatori….”
Da una stima della Banca d’Italia, i risparmi degli italiani depositati in Banca, ammontano a 1.500 miliardi di euro, quasi il 100% del PIL di un anno. (Fonte ABIAss.Bancaria Italiana)
Ma a quanto ammonterebbero i danni del Coronavirus?
Nell’ipotesi più favorevole (se l’epidemia cessasse con l’estate), il danno, calcolato sul biennio 2020-’21, sarebbe di 275 miliardi di euro; nell’ipotesi peggiore (di una ondata di ritorno) il danno salirebbe a 641 mld di €uro. (Fonte CERVED)
Più o meno, questo sarebbe il buco da colmare, per lasciare la situazione economica così com’era, quando il Virus è arrivato. Questo buco, se non lo colmiamo con i soldi dell’Unione Europea, dovremmo colmarlo NOI, con i soldi che abbiamo o con quelli che riusciremo a risparmiare. Sui soldi che abbiamo, già da un pò di tempo, arriva il “canto delle sirene”, sia di chi ci governa, sia di chi pensa di andare al Governo, già alle prossime
elezioni. Dal Governo, con voce flebile, si pensa ai risparmi degli italiani, quando si dice: “allora, faremo da soli..”;
Dalla destra neofascista dei FdI, si pensa ai risparmi degli italiani, quando si avanza la proposta di un “Prestito Patriottico”, sul modello dell’Oro alla Patria, che gli italiani dovrebbero sottoscrivere con i propri risparmi.
Dalla destra leghista, si parla ormai apertamente di utilizzare i risparmi degli italiani con la proposta di Paolo Savona (presidente Consob) di un Prestito obbligazionario irredimibile, fiscalmente esonerato, ad un tasso di interesse del 2,5%.
Con la proposta di Savona, i risparmiatori sarebbero lasciati liberi di decidere se farsi spogliare per sempre dei loro risparmi in cambio di un cedola annua di interessi, vita natural durante. Se questa è la situazione, prima di aprire i cordoni della borsa ed elargire prebende a Destra e a Manca, vogliamo capire che i soldi da distribuire, comunque vada, dobbiamo cacciarli NOI….. e considerato che a Noi nessuno li ha elargiti a cuor leggero,
ma sono il frutto di anni ed anni di lavoro e sacrifici e se sono depositati in banca lo sono per assicurare un futuro meno incerto ai figli ed ai nipoti ?
Vogliamo capire che il danno subito, oggi ,da alcuni, non da tutti, non possiamo e non dobbiamo caricarlo indiscriminatamente, alla cieca, su ognuno di Noi, perché sarebbe come una gigantesca operazione di trasferimento del danno da una parte della popolazione sull’altra?
Se ci fermassimo un attimo a riflettere sui danni dell’ultima guerra, (distrusse la case e le vite umane) durata 4 anni e non tre mesi, come l’epidemia oggi, ridimensioneremmo
drasticamente la gravità del momento e capiremmo che il Paese si risollevò non tanto per le risorse che non c’erano, quanto perché tutti parteciparono moralmente e materialmente
alla ricostruzione del Paese, ripartendo da zero. La vera risorsa che fu distribuita agli italiani fu la fiducia in se stessi ed una speranza nel futuro per il Paese. Quella che manca oggi.
~~Pino Campidoglio